Come ci si deve comportare e cosa ci dice la legge

riprese video accidentali di monori

Alzi la mano chi fa l'operatore video e non ha mai dovuto eseguire delle riprese in cui erano compresi minori. Nessuno? Certo. Per chi lavora con la telecamera sono all'ordine del giorno riprese di comunioni, saggi scolastici e battesimi ma anche solo comparsate di bambini in filmati matrimoniali, video di eventi e spot. Ma cosa possiamo riprendere? e come ci si deve comportare con il materiale raccolto? Su questo c'è ancora molta confusione: se da una parte siamo abituati a vedere video di bambini paffutelli liberamente condivisi su facebook, dall'altra ci troviamo a parlare con adulti apprensivi e genitori preoccupati per la privacy dei loro pargoli. Proviamo a fare un pò di chiarezza sull'argomento.

Innanzitutto è bene fare una distinzione tra la legge sulla privacy (che riguarda il trattamento dei dati personali) e quella sul diritto d'autore (art.97 legge n.633/1941 che prevede che il ritratto di una persona non possa essere esposto senza il suo consenso). Ma vediamo come occorre regolarsi caso per caso:

- Riprese video. Contrariamente a quanto spesso chiacchierato per filmare un minore non ci vuole nessuna autorizzazione (cosa che invece è necessaria per la pubblicazione). Al massimo, per evitare lunghe ed estenuanti discussioni, potete far firmare al genitore una semplice presa d'atto. Documento che non ha alcun valore legale ma che fa felice il genitore e l'insegnante di turno.

- Utilizzo privato del materiale filmato. Sempre senz'alcuna autorizzazione potete montare i filmati che ritraggono minori e permetterne la visione in maniera privata e circoscritta, quando il materiale può essere visionato solo da chi ne fa richiesta e non è alla portata di chiunque. Ad esempio potete fare il video di un saggio scolastico o di una comunione e poi venderlo alle famiglie o inserire il vostro filmato all'interno di un sito internet in una sezione visitabile solo dietro autorizzazione. Per la legge sulla privacy l'unico obbligo che avete è quello di informare (anche solo verbalmente) i genitori che il materiale in vostro possesso sarà utilizzato esclusivamente per la realizzazione del video e che in qualunque momento essi potranno chiedervi di eliminarlo (e voi sarete obbligati a farlo).

- Pubblicazione del video. La legge sul diritto d'autore entra in gioco solo ed esclusivamente in caso di pubblicazione del video, cioè quando può essere visto da un pubblico indiscriminato. E' il caso dei film e dei cortometraggi, dei video per il web, dei filmati istituzionali. Per tutti, grandi e piccini, siete obbligati ad ottenere il consenso all'esposizione dell'immagine filmata. E per quanto riguarda i minori siete sottoposti anche al decreto 977/1967 sul lavoro minorile. In pratica dovete recarvi alla Direzione Provinciale del Lavoro, Servizio Politiche del Lavoro della vostra città (a Roma si trova in via Maria Brighenti, 23 a Portonaccio) e consegnare la seguente documentazione:

  • Fac simile dell'istanza con marca da bollo da 14,62€ [scarica]
  • Piano di lavorazione del video con l'indicazione dei giorni, dell'orario, del luogo, delle scene da girare. [scarica]
  • Elenco dei minori con l'indicazione dei dati anagrafici.
  • Atto di assenso dei genitori a far partecipare il figlio alle riprese del video [scarica] e fotocopie dei documenti dei genitori.
  • Certificato medico per attività lavorativa specifica cui sarà adibito il minore rilasciato dall'azienda sanitaria territorialmente competente o dal medico di famiglia convenzionato con il S.S.N. [scarica]
  • Attestazione del dirigente scolastico circa l'assenza del minore dalle lezioni per motivi di lavoro. [scarica]
  • Marca da bollo da 14,62€
  • Copia della scneggiatura conforme all'originale.

Attenzione: Se lavorate con minorenni potete girare un totale di 7 ore che comprendono tre ore di ripresa, una di pausa e altre tre di ripresa.

Vi sembra troppo? Probabilmente lo è visto e considerato che la proprietà dell'immagine personale nell'era di youtube e facebook è un concetto del tutto astratto, ma per una volta tralasciamo le divagazioni teoriche e pensiamo a cose più concrete.

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