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Il mondo dei videogiochi, si sa, è un mondo variegato, ma soprattutto un mondo potente. Facciamogli due conti in tasca: è uno dei pochi settori a non aver risentito della crisi, ed anzi ad essere in crescita costante. Se escludiamo i porno e consideriamo ogni forma videoludica, è quanto di più visitato sul web, ed infine si occupa di intrattenimento, un settore che influenza profondamente la nostra società. A proposito di intrattenimento i nostri amici videogiochi sono sempre andati a braccetto con la settima arte: cinema e videogiochi, videogiochi e cinema un legame indissolubile ma che ha subito un profondo cambiamento nel corso del tempo, fino allo stato attuale delle cose, dove i ruoli stanno subendo una repentina inversione. Ma andiamo con ordine.


In principio probabilmente fu Double Dragon. Erano gli anni dei videogiochi da sala giochi, di bit orribili nei quali dei giocatori piuttosto fantasiosi intravedevano vestiti, persone, oggetti, sangue. Per la serie, quando guardate gli operatori di Matrix studiare il cascade, ripensate a quello a cui giocavate voi nei primi anni 90: che fantasia! che dedizione! E allora i film che c’entrano? Bravi! Non fatemi divagare. Ci fu un tempo in cui i videogiochi potevano avere qualche difficoltà ad essere venduti e per questo la pubblicità era fondamentale. Il film era la trovata migliore: con un budget piuttosto ridotto si cercava di lanciare il videogioco. Gli appassionati del videogioco andavano a vedere il film e magari qualcun altro si appassionava ai videogiochi. Giochi orribili, film orribili.

In realtà vi ho mentito, un pò volontariamente, un pò così perchè mi diverte. Il discorso che vi sto propinando, cioè la storia del rapporto cinema-videogiochi segue un suo filo conduttore piuttosto coerente, tranne che per un piccolo grande unicum: quel primo film dedicato ad un videogioco, che si appoggiava ad un successo di mercato videoludico impressionante e volle essere un film di alto profilo. Parlo di Super Mario Bros. Si lo so, è considerato uno dei peggiori film della storia, ma personalmente non la vedo così: il film semplicemente tentò, fallendo, di prendere gli elementi principali del videogioco, e ricamarci un film con una trama elaborata. Ora la mia domanda per voi è la seguente, se vi dico: "fatemi un film che abbia all’interno un dinosauro, molti tubi, funghi, due indraulici come eroi, una principessa da salvare, salti surreali, altri rettili sparsi", i casi sono due, o vi esce un brutto film cyberpunk o la nuova puntata di Amici. Se ci pensate ci è andata anche bene.

Se tralasciamo però questo caso unico la storia è sempre la stessa: film orribile, videogioco che ha bisogno di essere lanciato. Ma intanto il tempo passava, con le stagioni a passo di giada, e i videogiochi divennero non solo dotati di una trama degna dei migliori romanzi, ma si dotavano anche di una grafica accattivante. I registi non avevano più libertà assoluta, i personaggi, la storia, le ambientazioni dovevano coincidere a quanto mostrato nel videogioco o avrebbero perso gli appassionati e travisato le intenzioni delle major. Già, le grandi marche di videogiochi. Ora erano loro a decidere se il film partiva o meno, erano loro a poter dare l’ultima parola, dall’elemosinare un film sui gradini degli studios si trovavano ad invitarli nei loro palazzi riservandosi il diritto di bloccare il progetto a metà strada. Pensate al film di Halo, di cui i primi 8 minuti possono essere trovati su youtube: la casa produttrice semplicemente non era più interessata al progetto e l’ha disinnescato. Per intenderci, il materiale prodotto in preproduzione è stato tale che ci hanno fatto un altro film, District 9, che detto per inciso è un gran bel film.

Ed eccoci al punto attuale della storia. Troppo spesso quando vediamo un film tratto da un videogioco abbiamo oggi la stessa reazione che abbiamo quando vediamo un film tratto da un libro: “si ma l’originale era molto meglio”: neanche Angiolina Jolie è riuscita a farci dimenticare che Lara Croft è un’altra cosa! E addirittura abbiamo assistito ad un caso interessante, un film che sfrutta la popolarità del videogioco da cui è tratto per dare vita a qualcosa di differente, la settima arte che sfrutta l'ottava. Pensate a Resident Evil: se avete presente i videogiochi, e avete presente i film, sapete bene che fino al secondo capitolo della saga cinematografica ancora ancora eravamo nei binari dell’originale, ma dopo... beh è un’altra storia semplicemente (E si può dire lo stesso di Doom, che a me personalmente è piaciuto ma che non ha più niente a che vedere con il videogioco).

Ora sono in cantiere altri film tratti dai videogiochi e tutti presentano delle sfide niente male da superare. Il primo è Uncharted. Il videogioco, che narra delle avventure di un tombarolo-avventuriero, è famoso per una grafica mozzafiato, riuscirà il film a essere all’altezza di un vero e proprio action-movie quale Uncharted è, senza far rimpiangere i personaggi dallo spessore di grandi attori? Il secondo film che sarà una grande prova è World of Warcraft. Tutta la saga di Warcraft si snoda lungo 3 videogiochi, due espansioni, un mmorpg con 3 espansioni (cos’è un mmorpg?! di corsa a leggere il vecchio articolo che poi vi interrogo;)!!), e la storia che ne risulta è complessa, avvincente, originale: un grande racconto fantasy degno di trovare posto fra la saga della Terra di Mezzo e le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Riuscirà Sam Raimi, regista prescelto per l’opera, a creare un film fantasy capace di essere all’altezza di cotanta epica? Certo, talvolta la sfida è stata raccolta e affrontata con onore. Pensiamo a Prince of Persia, che è sicuramente all’altezza del videogioco....il che ci da qualche speranza per il futuro....


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